Descrizione
Denominazione
SODIO CLORURO EUROSPITAL 0,9% SOLUZIONE PER INFUSIONE
Categoria farmacoterapeutica
Soluzioni che influenzano l’equilibrio elettrolitico.
Principi attivi
1000 ml contengono: sodio cloruro 4,5 g; 9,0 g; 20,0 g; 30,0 g; 50,0 g.
Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Reintegrazione di fluidi e sodio cloruro.
Controindicazioni/eff.secondar
Pletore idrosaline.
Posologia
Il medicinale deve essere somministrato per infusione endovenosa. Trattamento della deplezione di fluidi isotonici (deidratazione extracellulare). Adulti e adolescenti: da 500 ml a 3 litri nelle 24 ore. Neonati e bambini (fino a 12 anni di eta’).
Conservazione
Non disperdere nell’ambiente. Conservare nelle ordinarie condizioni d’ambiente. Conservare nel contenitore ermeticamente chiuso. Non congelare ne’ refrigerare.
Interazioni
Icorticosteroidi sono associati con la ritenzione di sodio e acqua, con conseguente edema e ipertensione: pertanto, e’ necessario usare cautela nella somministrazione contemporanea di sali di sodio e corticosteroidi. Sebbene sodio cloruro sia compatibile con un elevato numero di soluzioni e medicinali, e’ opportuno verificarne comunque la compatibilita’ nel RCP del medicinale che si intende co-somministrare.
Effetti indesiderati
Patologie:
- del sistema nervoso: cefalea, vertigini, irrequietezza, febbre, irritabilita’, debolezza, rigidita’ muscolare, convulsioni, coma, morte. Disturbi psichiatrici: sonnolenza, stati confusionali.
- respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea, arresto respiratorio.
- gastrointestinali: sete, ridotta salivazione, nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
- cardiache: tachicardia.
- dell’occhio: ridotta lacrimazione.
- renali e urinarie: insufficienza renale.
- vascolari: ipotensione, ipertensione, edema polmonare e periferico.
- sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: infezione nel sito di infusione, dolore o reazione locale, irritazione venosa, trombosi o flebite venosa che si estende dal sito di infusione, stravaso.
Gravidanza e allattamento
Sebbene non si siano evidenziati effetti sullo sviluppo del feto, il medicinale va somministrato solo in caso di effettiva necessita’ e solo dopo aver valutato il rapporto rischio/benefico. Il medicinale e’ compatibile con l’allattamento.
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