Descrizione
Descrizione
KIJIMEA K53 ADVANCE 28CPS reagisce a sostanze in realtà innocue, come il polline o gli acari della polvere, con una reazione immunitaria eccessiva, che si manifesta, ad es., con lacrimazione o prurito agli occhi oppure con naso chiuso. Sappiamo che i cosiddetti linfociti T regolatori sono in parte responsabili dell’improvviso squilibrio del sistema immunitario. Queste cellule controllano la risposta immunitaria dell’organismo, assicurandosi che il corpo reagisca adeguatamente alle sostanze esterne.
Se però l’organismo non produce quantità sufficienti di linfociti T regolatori, è possibile che si manifesti una reazione immunitaria eccessiva. Di conseguenza, l’organismo reagisce improvvisamente con una reazione eccessivamente violenta a sostanze in realtà innocue. Ne possono conseguire, ad esempio, lacrimazione, prurito agli occhi oppure naso chiuso. In questo caso si parla di reazione allergica o allergia.
C’è qualcosa, tuttavia, che molti non sanno, ovvero che la maggior parte dei linfociti T regolatori viene prodotta nell’intestino. Pertanto, l’intestino svolge un ruolo decisivo nella capacità di funzionamento della nostra risposta immunitaria.
Per molto tempo, tuttavia, non si è saputo perché la formazione di questi linfociti T sia inibita nei soggetti allergici. La svolta è arrivata con il programma di ricerca “American Gut Project”, uno studio scientifico su larga scala, avviato nel 2012, che mirava a far luce sul collegamento tra il nostro intestino e alcune malattie, tra cui le allergie.
A tal fine, i ricercatori hanno analizzato la composizione e il numero di batteri presenti nell’intestino di migliaia di pazienti. Il risultato sorprendente emerso è che i batteri presenti nell’intestino dei soggetti allergici differiscono in modo significativo da quelli dei soggetti non allergici per due fattori. Nei soggetti allergici, sia il numero di batteri presenti nell’intestino sia la loro varietà sono significativamente ridotti rispetto ai soggetti non allergici. Tale condizione viene definita dagli esperti con il termine di disbiosi. A causa della disbiosi, nei soggetti allergici non viene prodotto un numero sufficiente di linfociti T regolatori e quindi l’organismo reagisce con una risposta immunitaria eccessiva.
Tuttavia, ciò che i ricercatori sono riusciti a dimostrare negli studi sui topi da laboratorio è che è possibile porre rimedio a questa alterazione (disbiosi) somministrando batteri in quantità e diversità molto elevate provenienti dall’intestino di soggetti non allergici. La cosa notevole è che non solo si è riusciti a ripristinare il numero e la varietà di batteri nell’intestino dei topi, ma che l’allergia sia stata completamente neutralizzata.
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